Da lontano è così, classica ed elegante come certe chiese romane. Da vicino cambia tutto. Non so se conoscete la sottile arte porno dei Manga giapponesi, i disegni sembrano appartenere ai cartoni della nostra infanzia ma l’immaginario espresso è rigorosamente vietato ai minori.
Il telaio stava accantonato da una parte, mai uscito dal negozio, sorpassato nei materiali da bici probabilmente meno importanti di lei. La sua fattura è superba, in acciaio, costruito da quel maestro che è Scapin, non c’è un filo di saldatura. Una geometria perfetta. È scattata la scintilla. Era da tempo che volevo ricoprire con quei Manga un telaio perfetto, intrecciare i disegni di quei corpi all’apparenza innocenti, coinvolti in un peccato senza malizia, fino a farli vivere sotto un’altra forma. Meccanica. È stata la prima. Forse rimane la più bella.
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