Biennale di Venezia, la seconda volta della danza.

In questo lavoro ho dovuto coniugare il giusto impatto visivo con l’impronta che Karole Armitage, direttore artistico del secondo Festival Internazionale di danza Contemporanea della Biennale di Venezia, ha voluto dare alla rassegna.

Un’impronta che intendeva separare la danza dalle interferenze delle altre discipline artistiche e visive, riportandola al centro del discorso guardando al suo valore disciplinare/storico/culturale per riscoprire il linguaggio del corpo come linguaggio del nostro tempo. Quindi la danza doveva trasmettere un’immaggine moderna e attuale in autonomia, senza troppi artifici grafici.

Sotto il manifesto generale della rassegna e due manifesti dei singoli spettacoli.

Sotto il depliant-programma.

Alcune pagine della brochure.

L’invito alla rassegna. Rigoroso e unico, valido per tutti gli spettacoli.

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